Vinophila 3D Wine Expo - L' Expo per Vino, Birra e Bevande Alcoliche

ultimi articoli

A Cerea dal 12 al 14 aprile trovate ViniVeri.

Nella foto Paolo Vodopivec, Presidente Consorzio ViniVeri.

Il Consorzio ViniVeri è stato l’antesignano del movimento dei vini naturali in Italia. Sono infatti oramai passati vent’anni da quando un gruppo di produttori-artigiani decise di aggregarsi come Consorzio ViniVeri per condividere, per la prima volta in Italia, il proprio percorso, lavorativo e di filosofia di vita, di vera sostenibilità ambientale in agricoltura, la sua applicazione quotidiana sia in vigna che in cantina nel rispetto dei cicli e delle risorse della natura.

Una visione che si sintetizza nella promessa “Vini secondo natura”, promessa che viene costantemente mantenuta con l’adesione dei vignaioli alla “Regola” del Consorzio dove si definiscono i principi che guidano la produzione e si indicano le pratiche da osservare in vigneto ed in cantina.  

Aderiscono oggi a ViniVeri oltre 120 vignaioli e produttori agroalimentari presenti in Italia, Austria, Francia, Spagna, Portogallo e Slovenia. Un’unione di valori ed esperienze che esalta l’autenticità artigiana, la diversità e l’unicità dei territori, la ricchezza viva della natura senza l’aiuto della chimica di sintesi e di pratiche invasive.

I vignaioli di ViniVeri sono reali custodi d’identità per offrire vini fatti con cura e competenza, godibile e privo di difetti. Vini che sono la dimostrazione che una viticoltura rispettosa dell’ambiente non solo è possibile ma è un’urgente necessità per la salvaguardia di territori e risorse naturali sempre più a rischio.

I risultati di questi vent’anni di lavoro e di esperienze condivise si potranno degustare dal 12 al 14 aprile all’Area Exp La Fabbrica di Cerea, vicino a Verona. Per conoscere meglio la realtà di ViniVeri abbiamo intervistato il Presidente Paolo Vodopivec.

Chi sono i visitatori ai vostri eventi?

A ViniVeri vengono tanti appassionati conoscitori dei vini fatti secondo natura ma anche tante persone piene di curiosità che vogliono scoprire questo mondo. Voglio sottolineare la crescente e entusiasta presenza di millennials e giovani della generazione Z, attenti a scelte di consumo consapevoli e, dal punto di vista ambientale, sostenibili. Poi naturalmente molti addetti ai lavori: ristoratori, importatori da tutto il mondo, soprattutto Oriente.


Siete attivi da oltre vent’anni, quali cambiamenti avete osservato in questo periodo da parte dei viticoltori e dei visitatori?

Il gruppo dei vignaioli del Consorzio ViniVeri, nato 20 anni fa, ha fatto emergere un approccio diverso al vino, con un’altra sensibilità: un vino fatto con meno interventi possibili, sia in vigna che in cantina. Un vino buono e rappresentativo del territorio. Ci siamo dati una “Regola” e come associazione l’abbiamo rispettata creando un movimento di vignaioli rispettosi della natura. Abbiamo portato avanti – e continueremo a farlo – tante battaglie come quella ai pesticidi o alla trasparenza dell’etichetta del vino. Per quanto riguarda il pubblico che si avvicina a ViniVeri, possiamo senz’altro notare un bel cambiamento in questi ultimi anni, molti conoscitori e amanti del vino sono più preparati, informati e sensibili a certe tematiche.

Nell’ambito dei vini naturali ricorre la questione dei controlli e certificazione da parte di enti esterni. Ci sono produttori ed associazioni favorevoli ed altre contrarie: qual’è la vostra posizione sull’argomento?

Noi ci siamo dati un “Regola” che non tratta metodi “bio” o “non bio” ma indica le azioni che permettono a una produzione di esprimersi pienamente e raggiungere l’obbiettivo di ottenere un vino in assenza di accelerazioni e stabilizzazioni, recuperando il miglior equilibrio tra l’azione dell’uomo e i cicli della natura. Questa è la finalità per il quale il gruppo intende lavorare. E tutti i vini vengono sottoposti a continui e regolari controlli interni.

Quest’anno stiamo chiedendo agli operatori due domande per capire il futuro del settore. Secondo Lei qual’è la più grande minaccia oggi per il vino?

Sicuramente il cambiamento climatico. Ma anche un approccio di tipo industriale sulla vivaistica viticola. A tal proposito quest’anno abbiamo inviato a partecipare a ViniVeri la vivaista Lilian Bérillon con il suo docufilmfilm “Un Point c’est Tout!” che lancia un grido d’allarme proprio su quest’argomento.

E la più grande opportunità?

Noi quest’anno per festeggiare il nostro ventennale abbiamo scelto il tema del “Tempo” e di quanto il lavoro in vigna e in cantina possa regalare vini longevi e variabili. Direi che l’opportunità è provare il tempo, l’invecchiamento sui nostri vini. Ci sarà proprio una degustazione, guidata da Sandro Sangiorgi, che vedrà protagoniste le bottiglie invecchiate di parecchi decenni di alcuni tra i vignaioli del Consorzio ViniVeri.

Trovate tutte le informazioni sul programma, i produttori partecipanti e le prenotazioni alle cene ed agli eventi sul sito http://www.viniveri.net

Vinophila
Vinophila 3D Wine Expo - Il metaverso per Vino, Birra e Bevande Alcoliche

Latest Posts

spot_imgspot_img

Imperdibili