Lorenzo Biscontin
Alessandro Masnaghetti è una personalità unica nel panorama del vino italiano per autorevolezza, competenza e, soprattutto, indipendenza che gli viene riconosciuta unanimemente da operatori ed appassionati.
La cifra di Alessandro (mi permetto di dargli del tu considerato che lo conosco da oltre 10 anni) si capisce dal profilo autobiografico che si trova nel suo sito Enogea – Alessandro Masnaghetti Editore.
“Enogea nasce nel 1997 rielaborando l’esperienza acquisita con Ex Vinis, prima newsletter italiana indipendente di degustazione pubblicata da Veronelli Editore, di cui sono stato curatore per molti anni.
Esaurita la prima fase nel 2002, Enogea torna sul mercato nel 2005, arricchendo le consuete degustazioni tematiche con uno stile più incisivo che mira a conciliare professionalità e piacevolezza nella lettura, cercando di affrontare temi anche importanti con un tocco di sana (auto)ironia.
Ma ricorda leggi e assaggia sempre con attenzione perché la bottiglia che acquisti deve piacere prima di tutto a te (fidati!)”
Queste poche righe sono la sintesi estremamente stringata, e incompleta, di un percorso come critico gastronomico, prima, ed enologico poi, iniziata nel 1989 come degustatore per Luigi Veronelli, per cui curerà quattro edizioni delle Guide Oro – I vini di Veronelli.
Ha tenuto rubriche di critica enologica per il quotidiano “Il Giornale”, è stato caporedattore italiano per la rivista svizzera di lingua tedesca “Vinum”, ha collaborato con la rivista francese “La Revue du Vin de France” e con WineToday, il portale dedicato al vino del New York Times.
Nel 2001 ha creato la guida dei Vini dell’Espresso, di cui è stato curatore anche l’anno successivo.
Dal 1997 pubblica Enogea, iniziata in forma di newsletter e poi proseguita in formato “fanzine” (definizione mia), ovvero rivista solo in abbonamento dalla grafica estremamente essenziale, praticamente zero immagini, ma un vero concentrato di contenuti su vini e territori.
Nel 2007 l’evoluzione di questo percorso lo porta alla realizzazione delle mappe dei territori vinicoli, che diventano il suo impegno principale tanto da meritarsi il soprannome di “Map Man” da parte della rivista americana Wine Spectator ed il Gran Prix de La Revue du Vin de France 2021 come “Opera Culturale dell’Anno”
Oggi se andate sul sito di Enogea trovate 70 pubblicazioni tra libri cartacei, e-book e mappe a rilievo con le mappe e la descrizione dei vini di 30 zone e sottozone vinicole dal Barolo al Bordeaux, dall’Orvieto al Chianti Classico, solo per citarne alcuni. Con Vinous ed Antonio Galloni sta realizzando la mappatura dei vigneti della California.
I suoi libri e le sue mappe sono distribuiti a livello mondiale in oltre 30 paesi.
Ho intervistato Alessandro in occasione dell’ultimo importante aggiornamento del sito www.barolomga360.it
Ciao Alessandro, cominciamo dall’inizio, cos’è il sito barolomga360.it?
E’ un sito dove le Menzioni Geografiche Aggiuntive (mga) previste dal disciplinare del Barolo nel 2010 sono mostrate in fotografie panoramiche interattive scattate dall’alto utilizzando il drone, che si possono guardare a 360° ruotandole a destra, sinistra, alto e basso sullo schermo del computer o dello smartphone.
Nella fotografia sono identificati i punti geografici principali: montagne, colline, paesi, cru, ecc… In questo l’utente può orientarsi meglio all’interno del paesaggio e capire dove si trova.
Ho scelto questa soluzione invece del video perché è molto più ricca ed efficace. Il video, infatti, fa vedere i vigneti ma molto raramente si arricchisce di altre informazioni. Nel caso delle fotografie ruotabili a 360° invece si possono osservare con tutta la calma ed il dettaglio necessari per cogliere tutti gli aspetti che caratterizzano il territorio. (N.d.A. le immagini si possono anche zoomare)
Le immagini sono consultabili per comune oppure per MGA. Inoltre c’è un’ampia sezione dedicata alle diverse annate di Barolo dal 2000 ad oggi (ma la tavola schematica riassuntiva va indietro fino al 1967).
Quando è perché è nato barolomga360°?
Il sito è nato quattro anni con le fotografie a 360°, che io chiamo il primo livello del sito, e le ragioni sono state diverse.
Innanzitutto, è più coinvolgente rispetto alle mappe stampate su carta.
Una persona che entra e “si guarda intorno” può esplorare il territorio scoprendo più cose di quelle che vedrebbe stando sul posto, grazie a tutte le informazioni che arricchiscono le immagini.
Diventa così possibile capire i vini anche attraverso il paesaggio. Colline di una certa forma derivano da una determinata geologia, la presenza di un bosco determina un certo microclima e quella di un torrente un altro.
Per cogliere e comprendere queste cose le fotografie panoramiche sono più immediate rispetto alle mappe stampate.
Infine il sito può essere aggiornato con una tempestività che il libro ovviamente non ha.
Se c’è un primo livello di utilizzo del sito, immagino ce ne sarà anche un secondo …?
Il secondo livello è l’aggiornamento appena pubblicato con il database di 350 aziende.
Per ogni cantina ci sono le immagini panoramiche delle diverse MGA in cui vengono individuati i vigneti di proprietà o in affitto coltivati dall’azienda. Anche queste immagini sono navigabili come descritto prima e quindi permettono di collocare immediatamente le vigne di quella cantina all’interno del territorio.
Dalle immagini è possibile passare alla scheda della cantina, in cui sono raccolte moltissime informazioni:
- I contatti.
- Una descrizione sintetica della sua storia e delle novità più recenti.
- L’elenco delle MGA in cui è presente con la relativa superfice dei suoi vigneti.
- La mappa cartografica dei vigneti.
- Le mappe con la geologia dei vigneti.
- I vini Barolo prodotti dalla Cantina.
Per i vini non ho indicato punteggi e valutazioni, che esulano dallo scopo informativo di questo sito, ma ho indicato con un bollino verde quelli che consiglio per cominciare a conoscere i vini di quella cantina, con un bollino rosso i vini che non sono più in produzione, con un bollino blu i vini di prossima commercializzazione.
Ad oggi barolomga360 è la fonte più completa ed accurata sul Barolo perché tutte le informazioni sono state raccolte direttamente dalla cantina e verificate personalmente, compreso ovviamente l’assaggio regolare dei vini.
L’aggiunta delle schede aziendali significa che non ci saranno più nuove pubblicazioni cartacee?
Assolutamente no. Digitale e cartaceo sono complementari perché il digitale offre immediatezza e tempestività di aggiornamento, mentre il libro permette maggiore approfondimento e studio, proprio grazie la modalità di fruizione.
Il libro poi ha anche una sua valenza estetica intrinseca, tanto che è in progetto la pubblicazione di una cartografia da collezione, stampata su carta pregiata.
Altri progetti in vista?
Come si sa, le Langhe sono il mio cavallo di battaglia quindi il prossimo progetto in previsione sarà la realizzazione del 306° di Barbaresco. Ma non chiedetemi quando ….
Non ci resta che aspettare. Nel frattempo godiamoci il Barolo!