Non più provincia e non ancora metropoli, Bologna è sicuramente una delle capitali del cibo italiano. Stranamente, considerata l’importanza nella cultura gastronomica italiana dell’abbinamento cibo-vino, non gode di altrettanta fama dal punto di vista enologico.
La Bologna Wine Week nasce nel 2023 anche con l’obiettivo di colmare questa lacuna, rendendo per cinque giorni il vino protagonista in città. Al centro dell’evento ci sono le 32 cantine che propongono i loro vini in degustazione per gli appassionati, metà delle quali provenienti dalla Regione Emilia Romagna e metà dal resto d’Italia.
“Abbiamo trasferito al consumatore il classico modello che permette agli operatori del trade di degustare più vini in un unico luogo, nello stesso momento” dice Gian Marco Gabarello, co-titolare dell’Enoteca Ebrezze che organizza l’evento “Sosteniamo però un consumo responsabile e ragionato, per questa ragione i consumatori acquistano dei gettoni con cui poi pagano direttamente al banco assaggio della cantina le degustazioni che effettuano”.
L’idea di rendere protagonista il vino in città si riflette anche nella scelta di realizzare la manifestazione nella storica e centrale Piazza Minghetti, grazie alla collaborazione con il Comune di Bologna.
Nella prima edizione oltre 10.000 visitatori hanno affollato la Piazza Minghetti durante i tre giorni della manifestazione, dimostrazione evidente dell’interesse dei bolognesi per il vino.
“Quest’anno abbiamo aggiunto l’ Enoteca BWW a Palazzo Isolani” continua Gabarello “dove mercoledì 15 e giovedì 16 realizzeremo sponsor class dedicate agli operatori del settore e degustazioni aperte al pubblico. In questo modo rispondiamo alle richieste delle cantine, che mostrano sempre un grande interesse ad incontrare il trade. Noi comunque raccomandiamo di non sottovalutare il rapporto diretto con il consumatore, anche per attivare le visite in cantine.”
Da venerdì a domenica invece Piazza Minghetti si riempirà con i banchi di assaggio delle cantine e con momenti di approfondimento, con due conferenze sulle dinamiche del settore, e di intrattenimento, con concerti live il venerdì ed il sabato sera.
Nel concludere la nostra chiacchierata con Gian Marco Gabarello chiedendo anche a lui le due domande della nostra inchiesta 2024:
Qual è la più grande minaccia per il vino oggi? “Sicuramente il cambiamento climatico, problema sul quale dobbiamo operare tutti”.
E la più grande opportunità? “Lavorare sulla qualità a tutto tondo, non solo riguardo alle caratteristiche organolettiche del vino ma anche nel servizio a clienti e consumatori, nel marketing e nella comunicazione”.
Tutte le informazioni ed i dettagli li trovate su www.bolognawineweek.it
