Stefano Sequino è stato nominato direttore del Consorzio di Tutela Vini DOC Delle Venezie.
Dopo una formazione tecnica, è laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie e in Viticoltura ed Enologia, Sequino ha iniziato la sua carriera professionale al Dipartimento ICQRF, l’Ispettorato ministeriale per il controllo della e repressioni frodi dei prodotti agroalimentari.
Durante gli ultimi tre anni è stato il responsabile del settore vitivinicolo all’interno di Confcooperative.
“Sono onorato di intraprendere questa nuova esperienza professionale – ha affermato Sequino – e desidero ringraziare il Presidente Albino Armani e il Consiglio di Amministrazione per la fiducia che mi hanno accordato. Mi impegnerò a dare il mio contributo per un progetto particolarmente importante, per le dimensioni economiche oltre che territoriali, per la straordinaria capacità di proiezione della DOC delle Venezie nei mercati esteri, un’autentica ambasciatrice dell’Italia nel mondo che diventa veicolo di uno stile versatile e accessibile che ritengo debba trovare maggiore spazio anche nella propria terra d’origine”, ha dichiarato il nuovo direttore.
Parolo che non sono solo di prammatica, considerando le dimensioni della DOC delle Venezie sia in termini geografici, con 27.000 ha vitati è la seconda per estensione, che socio-economici considerando che coinvolge 6.141 viticoltori e 525 cantine di produzione tra Veneto Friuli Venezia Giulia e la Provincia Autonoma di Trento. La produzione complessiva di 250 milioni di bottiglia all’anno è esportata per circa il 95%.
Lo sviluppo del mercato nazionale sarà uno degli impegni che il nuovo direttore dovrà affrontare, insieme alle azioni di controllo dell’offerta ed alle strategie di valorizzazione per fidelizzare e consolidare i mercati esteri che rappresentano i principali consumatori di Pinot Grigio delle Venezie, in special modo USA, UK e Germania.
Una complessità che Sequino ben conosce, vista la sua considerazione che “la DOC delle Venezie è al centro di un sistema complesso, costituito dal proprio potenziale viticolo nonché dai volumi riclassificati dalle altre denominazioni territoriali. Per questo confermiamo l’impegno a lavorare in maniera armonizzata e congiunta con le altre DO per programmare e governare l’offerta a livello territoriale”. A Stefano Sequino ed al Consiglio di Amministrazione presieduto da Albino Armani, vanno quindi gli auguri di buon lavoro per la crescita di una denominazione e di un vino, il Pinot Grigio della Venezie, che è fondamentale non solo per il territorio in cui viene prodotto, ma per il settore vitivinicolo nel suo complesso.
