23 giugno 2022
(di Lorenzo Biscontin) E’ arrivata alla terza edizione consecutiva la Summer School sul vino organizzata a Portogruaro dal MIB di Trieste, la business school che dal 2002 tiene il corso di alta formazione in Wine Business Management.
Un programma intenso ed articolato della durata di 30 ore che si sviluppa attraverso lezioni in presenza, lezioni a distanza e l’applicazione delle conoscenze acquisite in un caso di studio pratico.
Il tema di quest’anno è l’innovazione in tutti i suoi aspetti di prodotto, processo e mercato.
Innovazione di prodotto in senso ampio dal vigneto al packaging per rispondere alle questioni poste dl cambiamento climatico e dall’evoluzione degli stili di consumo.
Altrettanto ampia la visione sull’innovazione di processo, dall’impatto del lavoro a distanza, introdotto forzatamente dal Covid 19 e diventato spesso una richiesta dei dipendenti, all’esternalizzazione o internalizzazione di determinate attività, pensiamo ad esempio alla gestione delle attività web e social media, con la conseguente necessità di nuove professionalità. Dalla funzione acquisti, sempre più cruciale nella situazione di difficoltà di approvvigionamento dei materiali secchi che si sta prolungando ed aggravando, alla logistica, cruciale per lo sviluppo delle vendite on-line direttamente dall’e-shop aziendale.
Innovazione di mercato non solo in termini geografici, ma anche psicografici. Ovvero di individuazione di nicchie di mercato caratterizzate da omogeneità nei comportamenti e nelle scelte di acquisto e consumo del vino.
Questioni da cui deriva l’altro focus della Summer School di quest’anno: come attirare e mantenere i consumatori delle fasce di età più giovani, quelle che vanno dall’età legale per bere (generalmente i 18 anni, ma con la rilevantissima eccezione dei 21 anni per gli USA) ai 30 anni circa.
Si tratta di fasce di età in cui il consumo di vino sta diminuendo non solo a causa di un minor consumo pro-capite, ma anche per una diminuzione della percentuale di persone che bevono vino.
Una tendenza che va al di là della tendenza alla riduzione del consumo di alcolici per ragioni salutistiche, ricordiamo ad esempio il “Dry January” per cui le persone rinunciano a bere alcolici nel mese di gennaio. Birra, superalcolici e hard seltzer (bevande frizzanti con base alcolica ed aromatizzate in diversi gusti) infatti non mostrano la tendenza negativa che caratterizza il vino, oppure li mostrano in misura minore.
Proprio l’argomento di come coinvolgere i giovani al consumo responsabile del vino sarà l’argomento della tavola rotonda con cui si chiuderà il corso, il pomeriggio del 15 luglio.
Tavola rotonda che sarà trasmessa in diretta nella Sala Eventi di Vinophila, così da permettere la partecipazione anche a chi non potrà o non vorrà essere di persona a Portogruaro.
Il MIB di Trieste infatti è presente con un suo stand a Vinophila fin dall’inaugurazione per presentare i propri corsi ed attività anche nel metaverso, consapevole dell’importanza dell’innovazione per avere una comunicazione sempre più efficace.
Grazie a questa collaborazione è stata attivata una convenzione speciale che per permette alle cantine presenti a Vinophila di godere dello sconto “early birds” fino alla chiusura delle iscrizioni fissata per il 4 luglio.
Tutte le informazioni sulla Summer School “Marketing ed Innovazione dei Vini del Nord-Est” le trovate sul sito del MIB