L’edizione 2025 di Vinitaly si è conclusa con esiti molto positivi e un significativo ottimismo per il Consorzio Tutela Vini Montecucco, che ha partecipato all’evento per celebrare il suo 25° anniversario. Questo importante traguardo segna un quarto di secolo dedicato alla valorizzazione di un territorio autentico e di un Sangiovese distintivo – “l’altro Sangiovese” della Toscana – che continua a crescere e a ottenere riconoscimenti internazionali basandosi sul rispetto dell’ambiente e sull’enoturismo.
Oltre al banco istituzionale – che ha presentato una selezione di 30 etichette delle diverse tipologie della DO (Vermentino DOC, Rosso DOC, Rosso DOC Riserva, Sangiovese DOCG e Sangiovese DOCG Riserva) provenienti da 16 aziende – lo stand ha ospitato sette aziende co-espositrici rappresentative della ricca tradizione vinicola di questa area della Toscana. Una novità significativa di quest’anno è stata l’introduzione di un banco dedicato al Biodistretto del Montecucco, istituito nel 2024, per sottolineare l’impegno della Denominazione nella sostenibilità e preservazione di un territorio naturalmente vocato al biologico. La Denominazione Montecucco è da sempre caratterizzata da una forte inclinazione verso pratiche green e oggi oltre il 90% della sua produzione è biocertificata.
“_Nel corso del 25° anniversario, il Consorzio del Montecucco ha registrato una notevole affluenza allo stand di Vinitaly_” ha affermato il Presidente Giovan Battista Basile. “_Lo spazio consortile, che quest’anno ha includo anche il Distretto Biologico del Montecucco per rafforzare ulteriormente il ruolo della regione Toscana nella sostenibilità, ha visto un flusso costante di visitatori interessati, molti dei quali senza appuntamento, dimostrando un crescente interesse verso la Denominazione. Le aziende partecipanti hanno espresso grande soddisfazione, con risultati migliori rispetto all’anno precedente_”.
Mercati internazionali La recente riduzione della tassazione al 10% per un periodo di 90 giorni è un segnale incoraggiante, ma un possibile aumento dei dazi sarebbe problematico per tutto il settore, e ci stiamo preparando per affrontare questa sfida. I dazi potrebbero influenzare negativamente l’intero comparto vinicolo, rendendo cruciale il ruolo dei Consorzi di Tutela per evitare conseguenze quali stagnazione economica, calo dei consumi, cambiamenti negli stili di vita delle nuove generazioni e nuove restrizioni normative
Per rispondere ai nuovi trend di consumo, il Consorzio ha avviato un progetto di ampliamento e ridefinizione dell’area di produzione delle uve destinate ai vini Montecucco DOC e Montecucco Sangiovese DOCG. L’iniziativa mira a includere i territori amministrativi montani, attualmente esclusi dal disciplinare di produzione nei sette comuni riconosciuti: Cinigiano, Civitella Paganico, Campagnatico, Castel del Piano, Roccalbegna, Arcidosso e Seggiano. “La proposta di estensione nasce dall’esigenza di adattarci ai cambiamenti climatici in atto. Dopo l’approvazione dell’Assemblea dei Soci, stiamo sviluppando un progetto concreto che include le aree montane dei sette comuni produttori nella zona della Denominazione di Origine. Ciò comporterà una richiesta formale di modifica del disciplinare, che verrà presentata nei prossimi mesi_” ha spiegato Basile. Le zone montane dell’areale del Montecucco, un tempo considerate marginali per la viticoltura, stanno oggi rivelando una particolare idoneità per la produzione di uve di alta qualità grazie a fattori come temperature più fresche e ventilazione costante alle quote elevate, che favoriscono una maturazione bilanciata dei grappoli. Inoltre, i terreni vulcanici dell’area conferiscono caratteristiche uniche ai vini. Questi elementi offrono anche opportunità di comunicazione, con una crescente attenzione verso i vini di montagna, sempre più apprezzati a livello nazionale e internazionale.