08 settembre 2022
(Redazione) Avanza a pieno ritmo la vendemmia sulle pendici del Monte Amiata, nell’areale di produzione dei vini DOC e DOCG Montecucco. La lunga assenza di precipitazioni che ha dato tregua alla filiera agricola soltanto a metà agosto, con l’arrivo nelle zone dell’Amiata delle tanto attese piogge – che ad oggi hanno portato sui suoli del Montecucco un totale di circa 80-100 mm d’acqua – unite ad un altrettanto auspicato calo delle temperature già a partire dalla prima settimana di agosto. Una fortunata inversione di rotta che ha riportato il periodo entro le medie stagionali ordinarie e contribuito enormemente a ripristinare la vitalità del vigneto dopo il lungo stress termico e idrico iniziato già da maggio.
“Un andamento stagionale molto difficile che, fortunatamente e contrariamente alle previsioni di luglio, ci ha permesso di iniziare la vendemmia in serenità, con 10/15 giorni di anticipo rispetto alle medie e soprattutto nelle migliori condizioni climatiche, con le consuete escursioni termiche notturne che oscillano fino ai 13-15° C, fondamentali nella fase finale di maturazione dell’uva. Il Merlot è stato raccolto quasi ovunque, mentre tra fine agosto e inizio settembre abbiamo iniziato a vendemmiare il Vermentino e le varietà più precoci; a partire da metà mese si inizierà certamente anche con il Sangiovese. Si prevede una leggera flessione rispetto alle quantità portate in cantina nel 2021 – soprattutto nelle aree poco o non servite da irrigazione di soccorso – ma ci aspettiamo sicuramente performance qualitative superiori alla precedente annata” dice Giovan Battista Basile alla guida del Consorzio Tutela Vini Montecucco.
Molto ottimista nella prima fase della vendemmia anche Giuliano Guerrini, storico agronomo dell’azienda Collemassari: “Nonostante il trend stagionale decisamente critico e preoccupante – che ha sottoposto la vite ad un notevole stress e che ha causato un anticipo di maturazione, poi regolarizzata dall’arrivo delle piogge di agosto – abbiamo portato in cantina uve spettacolari, dall’eccellente stato fitosanitario, senza alcuna traccia di peronospora né di oidio. Siamo entusiasti dei parametri chimici di maturità osservati, con un equilibrio tra grado zuccherino e acidità pressoché perfetto. Ci stupirà tanto il Vermentino, vitigno che non disdegna il grande caldo, tutt’altro, mentre hanno patito un po’ di più l’andamento stagionale altre uve bianche a bacca più piccola, così come il Merlot, che infatti è stato vendemmiato con un bell’anticipo e di cui purtroppo soffriremo perdite più importanti, fino al 40/45% in meno nelle aree non servite da irrigazione. Ma sulla qualità ci aspettiamo grandissime cose. Per quanto riguarda il Sangiovese, prevediamo risultati da lungo invecchiamento. Un’annata che, sotto il profilo qualitativo, mi ricorda molto la bellissima 2012“.
Molto bene per la DO Montecucco anche sul fronte degli imbottigliamenti, che, secondo il report statistico sulle principali denominazioni vitivinicole toscane di A.Vi.To, nel primo semestre del 2022 osservano una crescita del 27% sullo stesso periodo dell’anno precedente. Commenta Basile: “Nonostante l’attuale situazione di difficoltà per il comparto causata soprattutto dall’aumento dei costi delle materie prime e di produzione, siamo riusciti a mantenere finora un trend più che positivo. Il mercato internazionale è in continua ricerca di novità nel panorama vitivinicolo globale, ma soprattutto di qualità, certezza ed affidabilità e il Montecucco risponde perfettamente a questa domanda e per la nostra DO i tempi sono maturi per rafforzare il posizionamento anche a livello nazionale“.