09 dicembre 2021
(dalla Redazione) Scalda i motori il Prowein (Dusseldorf, 27-29 marzo 2022) che ha lanciato in questi giorni il suo nuovo Business Report in collaborazione con l’Università di Geisenheim, in particolare con l’Istituto di ricerca Business del vino e delle bevande guidato dalla professoressa Simone Loose. Il business report altro non è che un sondaggio rivolto alle cantine produttrici e il tema di quest’anno è la sostenibilità e l’impegno della vitivinicoltura nel contrasto al surriscaldamento globale. Molta l’attenzione posta al sistema regolatorio – basta la volontà delle imprese o serve un impegno regolatorio più stringente? – ed alle iniziative che le singole cantine hanno adottato, o intendono adottare, per ridurre la propria impronta carbonica. Attenzione anche al sentiment percepito nel mercato sulle tematiche ambientali per capire se lo stesso è pronto a fare la sua parte e premiare definitivamente le cantine che si impegnano sulla sostenibilità ambientale e sociale. Accettando anche di pagare un prezzo più alto, ovviamente. Un gruppo di domande è dedicato al biologico.
Il sondaggio è in corso e i suoi risultati verranno resi pubblici a febbraio. Rispetto al precedente Business Report, quest’anno il Prowein mette in secondo piano la pandemia e i suoi effetti scommettendo sulla validità dei protocolli attuali per contenere la nuova ondata. ProWein 2022 sarà ampliato di tre padiglioni: la fiera si estenderà così su 13 macro-aree. Questo permetterà di allargare i corridoi tra i vari stand, fino a quattro o sei metri (finora tre metri) e migliorare il distanziamento. Questa sarà la struttura della fiera tedesca: padiglioni 1, 4 e 5: Germania; padiglione 5: Austria e Europa; padiglione 7.0: same but different; padiglioni da 9 a11: Francia; padiglione 11: Europa e bevande alcoliche; padiglione12: Oltremare; padiglione 13: Portogallo; padiglioni 13 e 14: Spagna; padiglione 15: Europa; padiglioni: da 15 a 17: Italia e, infine, padiglione 17: Europa
