4 agosto 2022
(Redazione) Neutralità carbonica entro otto anni, questo l’obiettivo di Schenk Italia: «L’attenzione alla salvaguardia dell’ecosistema proviene da decenni di sostenibilità. Già nel 2001 Schenk Italia aveva ottenuto la certificazione biologica e iniziava la produzione e commercializzazione di vini biologici. Dal 2019 abbiamo introdotto e sviluppato nelle aziende del Gruppo azioni concrete con l’obiettivo di salvaguardare la terra che dà qualità al nostro vino e di restituirle parte di ciò che ci dona ogni giorno. Un percorso di investimenti virtuosi a favore della sostenibilità aziendale che ha preso il via dalla sede centrale di Ora (BZ) per poi estendersi alle altre cantine del Gruppo. Il progetto green di Schenk si è sviluppato sui tre vettori: economico, sociale e ambientale, portandoci ad ottenere, tra le altre cose, la prestigiosa certificazione Equalitas e a ridurre, in tre anni, il consumo di energia elettrica (-19%) e di acqua corrente (-10 %). Da qui, la volontà di proseguire nella strada dell’innovazione tecnologica per incidere su una produttività sempre più sostenibile». Daniele Simoni, nella foto, AD di Schenk Italia Spa, riassume il più importante progetto legato alla sostenibilità e alla riduzione dell’impatto ambientale da parte del Gruppo, oltre 54 milioni di bottiglie prodotte e un fatturato che nel 2021 ha sfiorato i 130 milioni di euro. Un progetto partito dalla rivalutazione dei propri metodi di lavoro e dalla raccolta di informazioni e dati sui consumi aziendali, in un’ottica di integrazione con il sistema di gestione per la qualità presente in azienda.
A partire dalla sede centrale di Ora (BZ), sono state messe in atto azioni concrete supportate da investimenti mirati alla responsabilità ecologica, alla sostenibilità aziendale e all’efficacia economica, come la sostituzione in cantina dell’illuminazione al neon a favore di una a LED, l’installazione di un sistema di distribuzione con motori inverter, l’introduzione nel confezionamento di capsule derivate dalla canna da zucchero e prodotte a emissioni zero di CO2, i CIP (Clean in Place) di lavaggio per i vari strumenti e l’implementazione del sistema 4.0 sulla produzione. Sono seguiti anche investimenti per la sostituzione delle linee di imbottigliamento (la prima nel 2020 e la seconda nell’anno in corso), l’abbattimento della rumorosità in azienda, la progettazione di impianti fotovoltaici per l’autosufficienza energetica e, in generale, il miglioramento dei processi per diminuire i consumi di acqua ed energia elettrica. Un percorso evolutivo intrapreso nel 2019, e tuttora in atto, che si fonda sullo stretto legame tra Schenk Italia e i territori dell’Italia del vino in cui produce e mira a ridurre il consumo di acqua ed energia dei processi produttivi.
Il progetto, simbolo di come il progresso tecnologico sia fondamentale per operare in modo sostenibile dal punto di vista aziendale e ambientale, ha interessato: la Cantina di Ora, sede di Schenk Italia Spa; Bacio della Luna a Vidor (TV), nel cuore delle Colline del Prosecco Patrimonio dell’Umanità; Lunadoro a Valiano di Montepulciano (SI) tra i vigneti dell’omonimo Nobile e la pugliese Tenute Masso Antico che, nel 2021, ha acquisito ulteriori 100 ettari di terreno coltivati a biologico.
La nuova linea produttiva installata nel 2020 ha consentito di ridurre i consumi sia di acqua che di energia elettrica. I risultati sono stati visibili già al termine del primo anno di utilizzo, tanto che si è deciso di anticipare al 2022 il piano di innovazione per la seconda linea. Al risparmio di corrente – nel trimestre 2019-2021: -216.094 kw/h pari al 9,34% – ha contribuito anche la riduzione dell’utilizzo della catena del freddo per la stabilizzazione dei vini e la migliore gestione dei compressori, rimodellati con specifici sensori in grado di attivare la singola unità in base alla potenza effettivamente richiesta. Grazie a questo sistema la manutenzione viene svolta solo quando è effettivamente necessaria.
L’azione più efficace per il risparmio idrico nella sede di Ora è stata la rimozione del ‘circuito acqua e sapone’ per lo scorrimento delle bottiglie sui nastri in favore dell’utilizzo di piccolissime quantità di silicone liquido che ha eliminato il consumo di acqua e sapone e il loro smaltimento facilitando, tra l’altro, anche la pulizia del macchinario. A ciò si è aggiunto l’intervento per rendere potabile l’acqua del pozzo aziendale, che permetterà allo stabilimento di Ora di utilizzare questa preziosa risorsa anche in fase produttiva. Inoltre, con la recente installazione di un sistema di recupero dell’acqua dalla sciacquatrice e dai CIP di lavaggio si prevede un ulteriore risparmio idrico, oltre ad un miglioramento nella gestione del depuratore e in tutte le operazioni conseguenti per un risparmio idrico nel trimestre 2019-2021 pari a 7.626mcc in meno, con una contrazione del 19,37%.
Per ridurre il proprio impatto ambientale, Schenk Italia ha condotto un’analisi dei dati su processi, materiali e prodotti per definire la propria impronta di carbonio. Dati alla mano, l’azienda ha intrapreso un percorso di scelte etiche, investimenti e ricompensazioni che hanno come obiettivo comune la carbon neutrality nel 2030. Sono di carattere strutturale gli interventi che riguardano: la sostituzione delle due linee di imbottigliamento della Cantina di Ora; l’installazione di un impianto fotovoltaico sui tetti dei due stabilimenti di Ora per un totale di 1700mq e una produzione di 200 kw/h che coprirà il 60% del fabbisogno energetico aziendale; la progettazione di una copertura verde per le autoclavi di circa 1200mq nell’area esterna della cantina Bacio della Luna con successiva installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di cantina e magazzino; l’installazione di pannelli fotovoltaici sull’intera superficie del tetto della cantina Lunadoro di Valiano di Montepulciano.
Eticamente, invece, l’azienda si impegnerà nell’acquisto del restante 40% di energia da fonti rinnovabili e metterà in atto un’attenta selezione dei propri fornitori, prediligendo coloro che hanno già intrapreso una trasformazione dei propri processi produttivi in ottica sostenibile. A ciò si aggiungeranno interventi di carattere compensativo quali l’acquisizione di quote di terreno da riforestare per pareggiare il quantitativo di anidride carbonica emessa.