14 aprile 2022
(di Redazione) Una cantina di produzione ed un centro di accoglienza nel Lugana, a due passi da Sirmione: fin qui, niente di nuovo. La novità sta tutta nella procedura: sarà infatti un concorso aperto, regolato dalle procedure dell’Ordine degli architetti e degli ingegneri di Verona. Ieri c’è stata la firma del protocollo d’intesa tra la Famiglia Tommasi (nella foto da sinistra Pierangelo, Giancarlo e Piergiorgio) e l’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Verona. A siglare l’accordo, che segna la prima esperienza veronese di intesa tra una committenza di tipo privato e l’Ordine degli Architetti veronesi, Dario Tommasi, presidente di Tommasi Family Estates, e Matteo Faustini, presidente degli Architetti di Verona.
Il concorso si svolgerà secondo la procedura prevista dalla piattaforma del Consiglio Nazionale degli Architetti (C.N.A.P.P.C.). Procedura già sperimentata felicemente nel veronese con il progetto dello SkatePark del Comune di Verona, del “Complesso Scolastico G.B. Cavalcaselle” nel Comune di Legnago, della scuola secondaria di primo grado del Comune di Cavaion Veronese – in corso di svolgimento.
La progettazione è finalizzata alla costruzione di una cantina per la lavorazione, promozione, commercializzazione e degustazione dei vini Le Fornaci Lugana doc, Lugana doc Riserva e Rosé, da realizzarsi nel territorio del Comune di Desenzano sul Garda, a brevissima distanza dal centro di Sirmione sul Garda.
«Il Lugana è un vino elegante e intenso, che racchiude i profumi delicati e freschi del Lago di Garda – commenta Dario Tommasi –. È anche un vino storico, capace di esprimere le qualità di un territorio unico che la nostra famiglia, da generazioni, è impegnata a valorizzare. Il progetto Le Fornaci, con vini e la struttura della cantina che verrà, è nato proprio per questo: per rendere omaggio a paesaggi incredibili e a una regione vinicola tra le più vocate d’Italia attraverso i vini che produciamo, l’enoturismo e soprattutto quella cultura dell’ospitalità che da sempre ci contraddistingue».
«Le cantine oggi non sono solo edifici funzionali alla produzione ma veri e propri luoghi da vivere, aperti agli operatori e al territorio. Sono progetti che vanno inseriti in un preciso contesto ambientale e paesaggistico. In questa direzione, la scelta del concorso di progettazione quale strumento di “selezione” del progetto da realizzarsi – spiega Matteo Faustini, presidente degli Architetti di Verona – mette al centro dell’importante investimento previsto dall’azienda la qualità del progetto e il ruolo della figura professionale dell’architetto. Da sottolineare ancora una volta, dunque, la bontà e la valenza di questo strumento, che oggi coinvolge, sulla scia degli esiti ottimi sul fronte pubblico, anche una realtà territoriale privata di primaria importanza come Tommasi»