04 novembre 2022
(di Carlo Rossi) Antico nome di origine araba sin dal nono secolo dc Vasari viene da Visir, vicerè. «Di ceppo Vasari in Sicilia siamo solo noi. Si trova anche in Ungheria con lo stesso toponimo e significato c’è anche un villaggio Vasari» racconta Ruggero Vasari, memoria dell’azienda.
La storia del Mamertino ha radici millenarie. Per capire bene la storia di questo vitigno bisogna tornare in dietro al 89 A.C. quando i mercenari “Mamertini” sbarcarono e conquistarono Messina. Dopo la conquista essi si insediarono nel territorio ed hanno impiantato quella che allora si chiamava uva “Nocera”, lasciandoci oggi un patrimonio di inestimabile valore. Messina fu poi annessa all’impero romano, e durante il regime della capitale il “Nocera” fu considerato tra i migliori vini dell’impero. Ci sono delle fonti accertate (De Bello Gallico) che narrano come Giulio Cesare abbia festeggiato il suo terzo consolato con il “Mamertinum” ossia il Mamertino messinese. Altre fonti narrano come questo vino sia stato frequentemente trasportato via mare da Patti verso Costantinopoli.
Nel 2004 è stata redatta la DOC Mamertino, dando un’ ufficialità a questo vitigno millenario. Ma di biologico e vegano, per ora, risultano pochissimi vini in Sicilia. Tra questi i vini dell’ Azienda Agricola Vasari. Areale in quel Santa Lucia del Mela le cui origini (l’antica ManKarru) di cittadina collinare dell’entroterra tirrenico, si perdono nella notte dei tempi. Il territorio del Comune di Santa Lucia del Mela presenta una splendida varietà di paesaggi. Ci presenta i suoi vini l’enologo Fabio Mecca.
I vigneti della famiglia Vasari sono impiantati nelle zone più fertili a 250/300 mt. di altezza con esposizione Ovest-Nord/Ovest sulle colline sovrastanti la valle del fiume Mela nei comuni di Santa Lucia del Mela e Merì. Le viti sono curate con metodi bio e vegani, e trattate con potature corte, così da favorire una bassa resa del ceppo, garantendo una superiore qualità alle uve. L’attenzione nei confronti dell’ambiente circostante, unitamente alla conoscenza di ogni singolo vigneto, permette di ottenere vini che necessitano di pochissimi trattamenti e che esaltano appieno le proprietà organolettiche del terroir di provenienza.
Il primo degustato di un trittico di vini, è il Nocera in purezza DOC 2019. Rosso cupo, buio, con lampi come lame taglienti di mirtillo rosso. Vendemmia eccellente, il 2019, da sempre fa parte dell’azienda. Nocera 2019 , ne sentiremo parlare, un vino sempre giovane , elegante e brioso. Colore rosso rubino . Profumi di frutta matura. Questo vino è prodotto in purezza da uve della varietà Nocera.
Spazio poi al Mamertino 2019 doc Biovegan, un blend di Nocera e Nero d’Avola. Nel bicchiere ricorda le recenti vacanze in Sicilia, un vino di carattere, caldo e armonico, ben equilibrato, con un retrogusto di vaniglia e carrubbe.
Infine il Mamertino bianco 2020 Doc Biovegan . Il Mamertino bianco di Vasari è un tipico vino bianco siciliano che ha un colore paglierino e un gusto rotondo con intenso bouquet floreale e lievemente agrumato, con note accennate di curcuma. E’ prodotto con uve provenienti da Agricoltura Biologica delle varietà : cataratto, inzolia e Grillo.
Dice Fabio Mecca “Una scelta di cuore e di attenzione alla sostenibilità. Un areale che dà la possibilità di ottenere eccellenti risultati e 150.000 bottiglie Risente positivamente delle brezze marine, da cui dista appena sette km. Anima dell’azienda – racconta – è Ruggero Vasari, ha da sempre dedicato la sua vita alla passione per il vino vantando di essere stato tra i primi ad introdurre il metodo biologico nella coltivazione dei terreni. con tenacia ha riportato in auge il Mamertino, dormiente sino a circa 40 anni fa solo nei libri di storia. Nasce così una delle DOC più importanti del territorio messinese. Consapevole che le grandi idee vivono nei sognatori, oggi Michele affianca lo zio Ruggero nella conduzione della società di famiglia”.