Con l’edizione del 2024 si compiono vent’anni di Vitigno Italia, indubbiamente il pionere delle manifestazioni dedicate al vino che si svolgono in meridione.
Si tratta infatti del primo evento che ha voluto portare da tutta Italia ad incontrare i consumatori e gli operatori del sud. In questi anni è stata mantenuta l’impostazione nazionale per quanto riguarda le cantine presenti, mentre si è allargata la portata di pubblico, che coinvolge tutto il sud Italia con prevalenza di Puglia, Lazio ed Abruzzo, oltre naturalmente alla Campania.
Per la 18esima edizione (due sono saltate causa COVID) le cantine già confermate sono 300 e presenteranno oltre 20.000 etichette. Quest’anno Vitigno Italia si svolgerà negli spazi della Stazione Marittima, una novità rispetto alla classica presenza al Castel dell’Ovo, temporaneamente chiuso per restauri.
Una posizione altrettanto centrale che permette di sfruttare al meglio l’attrattività turistica di cui gode attualmente Napoli. Dal 2 al 4 giugno, le date della manifestazione, è previsto l’attracco di due navi da crociera e sono già stati presi accordi con le compagnie di navigazione per inserire Vitigno Italia tra le attività offerte ai croceristi.
Rimane invece immutata la formula che prevede la domenica dedicata ai consumatori finali, mentre lunedì e martedì sono focalizzati sugli operatori del trade.
“Per noi il consumatore finale è fondamentale” sostiene il Direttore di vitigno Italia Maurizio Teti “In questi vent’anni abbiamo creato una nuova generazione di consumatori che sono cresciuti, anche in competenza e curiosità, grazie al contatto diretto con l’azienda. Si tratta di qualcosa al tempo stesso formativo e gratificante per le persone che fa parte dell’esperienza che vogliamo offrire ai visitatori. E’ importante anche per i nostri espositori perché non dobbiamo mai dimenticarci che gli intermediari sono fondamentali per arrivare al consumatore finale, ma l’effettivo consumo del vino avviene quando questo viene bevuto.”
“Noi ovviamente ci muoviamo sui due fronti” prosegue Teti “e quest’anno abbiamo incrementato ulteriormente la presenza di buyers anche stranieri.”
Anche a Teti abbiamo chiesto le due domande della nostra inchiesta 2024, ovvero qual è la più grande minaccia per il vino oggi e quale la più grande opportunità
“La minaccia sta timore con cui spesso le generazioni più giovani si approcciano al vino, e da questa minaccia deriva l’opportunità: dobbiamo aprirci al consumatore sulla base della convivialità, con meno barriere narrative e più esperienza, senza paura di sbagliare.”
Una volta di più il mercato chiama il settore vitivinicolo ad avere il coraggio di (ri)innovarsi.
Tutti i dettagli sul programma della manifestazione li trovate su vitignoitalia.it