11 marzo 2022
(di Lorenzo Biscontin) Ecco la seconda ed ultima parte (qui la prima) dell’analisi dedicata al rapporto sulle 100 tendenze da osservare nel 2022 pubblicato lo scorso gennaio l’istituto di ricerca Wunderman Thompson Intelligence.
Oggi vediamo le tendenze dalla 51 alla 100, quindi quelle che appartengo alle seguenti categorie: Bellezza da 51 a 60, Commercio al dettaglio da 61 a 70, Lusso da 71 a 80, Salute da 81 a 90, Lavoro da 91 a 100.
Come per l’articolo precedente, vengono elencati tutti i trend ma sono commentati solo quelli che offrono un particolare spunto, magari indiretto, per il settore vitivinicolo. Il documento in inglese è scaricabile gratuitamente, previa registrazione, al link https://www.wundermanthompson.com/insight/the-future-100-2022
- Nuove informazioni nelle etichette dei prodotti di bellezza.
- Minerali e metalli preziosi nei prodotti per la cura della pelle
- La Scomparsa della bellezza “normale”.
- Truccarsi in nodo assurdo (Absurdist Makeovers).
- Metabellezza.
Nel mondo dei videogiochi si stanno diffondendo i prodotti di bellezza virtuali, per il trucco del proprio avatar. Una tendenza che produce una nuova area d’affari di per sé e permette di ampliare la conoscenza, posizionamento e vendite anche dei prodotti fisici. E il vino? Magari avere in cantina l’annata giusta di Sassicaia almeno nel metaverso per dimostrare le proprie competenze enoiche.
56. I nuovi ingredienti per la cura della bellezza (Acid Care).
Acido trenaximico, acido azelaico, poli-idrossiacidi
57. Packaging flessibile (Adaptive Packaging).
I prodotti di bellezza stanno modificando le proprie confezioni per facilitarne l’uso: confezioni che si possono aprire con una mano sola, aperture facilitate per chi ha poca forza, diciture in braille, ecc… E il vino? L’utilizzo della lattina, per esempio. Oppure il braille, che viene già utilizzato ma solo come effetto estetico.
58. Trattamenti di bellezza per la pelle in microdosi.
59.Prodotti di parruchieria inclusivi, adatti ai diversi tipi di capelli
60 .Robomanicures.
Nel 2021 sono stati presentati due diverse postazione per la manicure automatizzata. Le basi della proposta sono precisione, rapidità ed economicità. Non sono necessariamente in sostituzione ai saloni di bellezza, nei confronti dei quali si pongono un po’ come i fast food rispetto ai ristoranti tradizionali. E il vino? L’enomatic è già una forma di automatizzazione dell’assaggio del vino. Con l’utilizzo della realtà aumentata e la possibilità di vedere l’enologo o il sommelier che racconta il vino ci si può spingere ancora oltre.
61Direct to avatar.
Oltre alle vendite dirette al consumatore (D2C) ed agli intermediari commerciali (B2B) con il diffondersi della presenza delle persone nei metaversi si stanno diffondendo le vendite di oggetti digitali ai loro avatar. E il vino? Ancora non lo so, ma se pensate che la tangibilità sia un problema, tenete presente che oltre alle marche della moda, si stanno muovendo in questa direzione anche Maserati, Aston Martin e Tesla.
62. I negozi cambiano forma ed ampliano le aree della loro proposta.
63.Domini privati (Private Domains).
Crescono la presenza e le conversazioni delle marche nelle piattaforme di messaggistica WeCHat, Whatsapp e Line. Sono sia canali di comunicazione, che portano a vendite nei canali tradizionali attraverso la conoscenza ed il posizionamento della marca e dei prodotti, che canali di vendita diretta al consumatore.
E Il vino? Le piattaforme di messaggistica sono un canale di comunicazione sempre più usato dalle persone per relazionarsi con la propria comunità, anche in alternativa ai social networks pubblici. E il vino? Non essere presenti in questi canali rischia di escludere una parte sempre più ampia del mercato, soprattutto i consumatori più giovani. Sono canali che richiedono competenze specifiche e diverse, soprattutto richiedono una gestione più diretta da parte dell’azienda per creare quel legame e quella fiducia tipiche di questi media.
64. Negozi aziendali digitali (Virtual flagships).I negozi aziendali (flagship stores) non sono una novità. La novità è che aziende come Samsung, Lancome, Fendi, Hermes stanno aprendo negozi aziendali virtuali. E il vino? Come per qualsiasi altro prodotto, anche per il vino il flagship digitale attira i consumatori ed amplia l’esperienza nei confronti della marca.
65. La distribuzione per la Generazione Alpha.
La Generazione Alfa è quella dei nati tra il 2010 ed il 2020. Stanno già avendo un impatto sulle proposte della distribuzione, sostanzialmente sotto tre aspetti: assenza di connotazioni di genere sessuale, inclusività nei confronti delle persone con limitazioni fisiche o mentali, sostenibilità.
Si tratta di tendenze che confermano e rafforzano quelle iniziate dalla generazione precedente. E il vino? In tutti i principali mercati, diminuisce il numero di consumatori nelle fasce più giovani (dall’età legale per bere ai trent’anni). La Generazione Alpha è ancora troppo giovane per bere vino, ma bisognerà tenere conto di queste tendenze se si vuole che si avvicinino al vino quando arriveranno all’età legale per bere.
66. Un nuovo modello per i centri commerciali e department store
Da anni non nascono nuove catene di centri commerciali e department stores. Per i prossimi anni si prevede una crescita di formati con 8-10 negozi per rispondere alla richiesta di prossimità da parte dei consumatori. E il vino? Il vino è un prodotto locale per eccellenza. Questa tendenza potrebbe stimolare una nuova crescita per le diffusione delle enoteche, dopo anni in cui sono diminuite.
67. Gemelli digitali dei negozi e dei siti produttivi fisici.
68. Le grandi aziende digitali si stanno allargando alla distribuzione fisica.
69. Mercati per Non Fungible Tokens (NFT).
70. Negozi retrò.
71. Ipnoterapia
72. Lusso austero.
Il mercato nel 2021 ha mostrato un rimbalzo del +29% rispetto al 2020 secondo l’analisi della Bain & Company’s. Se prima il lusso era basato su status, marchi ed esclusività, oggi le marche di lusso si posizionano e comunicano valori di responsabilità e scopi sociali.
E il vino? L’intimità della rapporto tra le persone ed il vino (come fungibilità rimane un prodotto alimentare, ossia che mettiamo nel nostro corpo percependolo con tutti i sensi), lo rende naturalmente un prodotto che veicola valori più ampi rispetto alla semplice ostentazione.
73. Elites della blockchain (Crypto-elites).
74. Spa di lunga permanenza
75. Lusso sub-urbano.
A seguito della pandemia molte persone si sono spostate nei sobborghi o nelle loro seconde case di vacanza. Ed i negozi si stanno spostando in queste aree. E il vino? Se si vuole vendere, bisogna trovarsi nei posti dove la gente acquista e consuma (luoghi sia fisici che digitali).
76. Smascherare i falsi.
Il mercato secondario dei beni di lusso è destinato ad aumentare. Le principali aziende del lusso stanno adottando soluzioni tecnologiche per garantire in modo perpetuo e semplice l’autenticità dei propri prodotti. E il vino? I vini da collezione sono prodotti che come, o più, di altri si è prestano alla contraffazione. Dare a chi lo compra la garanzia di autenticità è un significativo valore aggiunto.
77. Prescrivere felicità.
Le marche del lusso stanno ampliano i luoghi e momenti di contatto con i propri consumatori per fornire esperienze basate su emozioni positive e benessere fisico in modo che i consumatori poi vadano via sentendosi obiettivamente meglio di quando erano arrivati.
E il vino? Il vino è qualcosa che far star meglio le persone per antonomasia. La Spa aperta da Dior a Parigi a settembre dell’anno scorso si chiama Cheval Blanc. Se , come probabile, è un caso, io comunque prendo lo spunto.
78. Soggiorni prolungati ed allargati.
La tendenza dei viaggi di lusso è quella di prolungare la durata e, soprattutto, allargarla ai propri amici e parenti. Si tratta di ricreare in vacanza la bolla di sicurezza sanitaria i cui si cerca di vivere in casa. Questa abitudine a frequentare le persone vicine durante le vacanze continuerà anche dopo la pandemia.
E il vino? La nuova frontiera dell’eno-turismo potrebbero essere i gruppi di amici e parenti che occupano l’intera struttura ricettiva.
79. Lusso sonoro.
L’utilizzo dell’audio è sempre più diffuso: dalle note audio di whatsapp all’ascolto dei podcast. Per questo diversi marchi del lusso stanno sviluppando prodotti che permettono di riprodurre audio con la massima qualità.
E il vino? A parte l’ovvia opportunità rappresentata dai podcasts, forse è il momento di pensare alla colonna sonora per la propria cantina e per i propri vini. D’altra parte non si chiamano forse “note di degustazione”?
80. Dirigibili: gli superyachts dei cieli.
81.Ricettare videogiochi
82. Startup dedicate alla fertilità maschile
83.Tik Tok terapeutico
84. Marche metaboliche
85.Farmacie di salute mentale
86. Cure sonore
Migliorare la qualità del suono va al di là posizionamento delle marche attraverso l’audio. Nella misura in cui l’impatto della musica aumenta negli spazi per la cura personale, la guarigione e il benessere, i marchi stanno incorporando nuove offerte musicali per soddisfare i desideri e le esigenze dei consumatori.
E il vino? Forse è arrivato il momento per intendere in modo letterale espressioni tipo “note di degustazione” o “questo vino è una sinfonia di aromi”.
87. Salute anticorpale
88.Salute mentale delle nuove generazioni
89. Cure sanitarie 5G
90. Salute emozionale
91. Metalavoro
92.Direttore di Impatto Sociale
Negli ultimi anni i consumatori hanno chiesto alle aziende ed ai loro dirigenti un maggiore impegno ed integrità sociale. I Direttori di Impatto Sociale svolgono il ruolo di essere il volto dell’azienda/marca nella realizzazione delle azioni benefiche realizzate a beneficio della società e dei consumatori.
E il vino? Prodotto ambasciatore del territorio per eccellenza, il vino ha tutta la credibilità per cogliere questa tendenza.
93. Re-inselvatichire l’ufficio
Durante gli ultimi 5 anni la tendenza è stata di rendere gli uffici simili ad alberghi. Nei prossimi 5 la tendenza sarà quella di muoversi verso l’aria aperta nella misura in cui le aziende stanno puntando sulla natura per il design dell’ufficio. E il vino? Dopo le vigne urbane, le vigne aziendali.
94. Cripto-artigian
95.Microimprenditori 2.0
96. Posti di lavoro pensati e ottimizzati per le donne (The Shecovery)
97.La forza lavoro della Generazione Z
98. Riqualificazione continua
99. L’economia dei nomadi digitali
100. Selezione del personale per il metaverso